EVENTI
Mercoledì 13 novembre 2024, ricordando l'anniversario della nascita di Maria Skłodowska Curie (7 novembre 1867), avrà luogo l'European Radon Day, giornata internazionale dedicata all'informazione e sensibilizzazione sul tema del radon e alla radioattività, nell'ambito dei progetti RadioLab e PLS.
L'evento, che coinvolge anche i ragazzi delle scuole che partecipano ai suddetti progetti, è aperto agli studenti delle scuole del Salento e si svolge presso l'Aula Magna del Dipartimento di Matematica e Fisica.
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Monitoraggio della radioattività naturale e artificiale in Italia.
Flavia Groppi
(Accelerator and Applied Superconductivity Laboratory – L.A.S.A.
Physics Department of UNIMI and Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – INFN Sez. of Milano)
È comune credere che la radioattività e le radiazioni ionizzanti (IR) siano principalmente legate alle attività umane e alle armi e ai reattori nucleari. Nonostante il crescente utilizzo delle radiazioni per la produzione di energia e per le attività industriali, la principale fonte di esposizione umana alle IR rimane la radioattività naturale nelle sue componenti terrestre, cosmica e cosmogenica, seguita da quella utilizzata in medicina nucleare per la diagnostica e la radioterapia metabolica.
Soprattutto in Italia, la "questione nucleare" è un tabù. Una mancanza di informazioni porta a paure ingiustificate, che distorcono i rischi che corriamo nella vita di tutti i giorni.
Per questo si porta avanti dal 2004 il progetto RADIOLAB e ISOradioLAb rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado italiane e anche straniere per avvicinare i giovani a queste tematiche mediante un'attività sperimentale sulle misure della radioattività naturale in cui siamo immersi in particolare del gas radioattivo naturale radon-222.
Parallelamente verranno presentate le misure di radioattività presente nel particolato atmosferico e nelle matrici alimentari quali latte e suoi derivati per la valutazione della presenza di radionuclidi quali 137Cs, 134Cs e 131I per valutare il rischio radiologico associato alla popolazione a seguito di eventi di incidenti quali Chernobyl e Fukushima.
Tutte queste iniziative sono condotte come progetti di citizen science, in cui il pubblico e gli stakeholder partecipano a vere e proprie attività di ricerca, collaborando con i ricercatori.
Interazione radiazione-materia: come ottenere informazioni chimiche da questo tipo di processo?
Tiziano Di Giulio
(Laboratorio di Chimica Analitica, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali (Di.S.Te.B.A.), Università del Salento)
L'interazione tra radiazione e materia è un processo fondamentale per ottenere informazioni chimiche, sia qualitative che quantitative, in ambito scientifico. Nel campo della chimica analitica, diverse radiazioni, come i raggi X, vengono utilizzate per esplorare la composizione chimica e la struttura dei materiali. Una delle tecniche più avanzate che sfrutta i raggi X è la spettroscopia fotoelettronica a raggi X (XPS). Questa tecnica permette di analizzare la superficie dei materiali, identificando gli elementi presenti e le loro forme chimiche. Ad esempio, la tecnica XPS è stata utilizzata per studiare i processi di degradazione delle plastiche, materiali molto diffusi ma anche problematici per l'ambiente. Analizzando i cambiamenti chimici sulla superficie delle plastiche sottoposte a diversi trattamenti, è possibile capire come questi materiali si degradano e si modificano nel tempo. Conoscere questi meccanismi è essenziale per sviluppare plastiche più sostenibili e trovare soluzioni per ridurre l'inquinamento da materiali plastici.